Comune di Castel Baronia
 

Giuseppe D’Occhio

 
 
DATA PUBBLICAZIONE
13/10/2010
 

Segr. Gen. Autorità di Bacino Liri Garigliano Volturno

“…stanno venendo alla luce, tutti quei fattori importanti, sia economici che ambientali, tutte ragioni forti legate alla realizzazione di una diga”

“Mi fa piacere rivedere il Presidente Grande che ho avuto modo di incontrare nei primi giorni del suo insediamento, qui al Consorzio di Bonifica dell’Ufita. Come ha detto prima il vice Direttore della Coldiretti, dopo una lunghissima fase straordinaria commissariale, che rappresenta per sua natura uno sradicamento da un Consorzio e dalla concezione sfessa di Consorzio di bonifica, si è ridata la guida dell’Ente all’Amministrazione ordinaria espressione di autogoverno dei consorziati.

Venendo, quindi, al tema del giorno, mi sembra di poter affermare che, superata la fase della cosiddetta “sindrome da invaso “, che pur c’è stata in questo campo e cioè nel sellore di realizzazione o di completamento di invasi, per cui l’invaso era visto come uno strumento negativo all’interno di un assetto territorialesi, vanno invece affermando, stanno venendo alla luce, tutti quei fattori importanti, sia economici che ambientali, tutte le ragioni forti legati alla realizzazione dì una diga.

Qualunque sia l’uso delle acque invasate da una diga, (irriguo, idroelettrico, ecc.) una cosa è sicura che la valutazione di impatto positivo o negativo sull’ambiente, a monte e a valle dell’opera, e la valenza economica va effettuata caso per caso attraverso analisi rigorose e puntuali e non in base a posizioni preconcette. Ha detto bene il Presidente Regionale del W.W.F.

Il problema e di inquadramento complessivo del sistema. Gli atteggiamenti ideologici sono sbiagliati sempre, è sbagliato dire anche che l’acqua va comunque invasata ovunque,perchè non sempre l’agricoltura ha bisogno di acqua.Noi abbiamo realtà del paese in cui si è voluto a tutti i costi realizzare invasi e poi, o gli invasi non hanno funzionato perchè non avevano le condizioni idrogeologiche, ovvero non erano stati individuati ne il gestore dell’opera, ovvero quando questo c’era, alla fine questo non era in possesso delle capacità organizzative e gestionali che una diga richiede.

Ci sono poi anche dei casi in cui le lungaggini burocratiche, hanno ritardato cosi tanto la realizzazione delle opere al punto che sono venuti a mancare i benefici attesi, perche sono cambiale nel tempo le condizioni socio-economiche, ovvero sono venute a mancare le risorse economiche per fattori inflattivi Perchè, come bene diceva l’Ingegnere che ha presentato l’opera, I’Ing. Giulio Viparelli, le procedure di realizzazione di un invaso sono procedure che in Italia sono piuttosto complesse e richiedono tempi non sempre brevi. Questo invaso, al contrario si è realizzato con grande velocita.

L’ing, Giuseppe D’Occhio, Segretario Generale dell’Autorità del Bacino Nazionale dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno fino a novembre 2000, ha dimostrato di saper affrontare con grande competenza ed equilibrio le problematiche connesse alla gestione della risorsa acqua che il Consorzio di Bonifica dell’Ufita ha sottoposto all’Autorità. Essa, infatti, non solo ha espresso parere favorevole alla concessione alla grande derivazione dalla subalvea del Fondovalle Ufìta, ma ha delegato il Consorzio ad effettuare il monitoraggio della falda, ai fini di evitarne i depauperamento ed ai fini di protezione ambientale anche del Fiume Ufìta.

 

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