Comune di Castel Baronia
 

Michele Gambacorta

 
 
DATA PUBBLICAZIONE
13/10/2008
 

Presidente Consorzio di Bonifica dell’Ufita

“L’equilibrio tra acqua e terra permette lo svolgimento delle attività umane …”

Quale significalo ha l’inaugurazione della diga e quali motivi hanno spinta a convocarci in questo luogo.
Il motivo fondamentale è la nostra vita, l’ambiente, l’acqua.
E prendo spunto dei questo per salutare: S.E. il Vescovo Pascarella: il Prefetto Stranges: il Ministro Zecchino; l’Assessore Aita; i Parlamentari; i Sindaci; le Autorità civili e militari e tutti i presenti. Un saluto ed un ringraziamento va al Senatore Mancino che, pur avendo dato la sua disponibilità ad essere presente oggi qui con noi, non è potuto venire per impegni istituzionali. L’equilibrio tra acqua e terra permette lo svolgimento delle attività umane, ma questo equilibrio é sempre il frutto dell ‘intervento dell’uomo che modifica il territorio rendendolo vivibile ed ospitale.
Questa è la bonifica, che nel corso della storia sì è trasformata da azione per rendere salubre l’ambiente ad attività complesse di valorizzazione, nell’ottica di una gestione integrata del territorio. Meno cemento e più tecniche innovative di ingegneria idraulica e naturalistica nella consapevolezza, anche scientifica, che la natura deve essere guidata ma non può essere dominata.
La gravità dei problemi dell’ambiente ha suscitato da alcuni anni l’interesse delle forze politiche, economiche e sociali, in passato non molto sensibili alla degradazione. Si è pertanto delineato un inversione di tendenza, dall’accettazione della consuetudine di rapina dell’ambiente ad un atteggiamento di impegno per la salvaguardia dell’ambiente stesso. La civiltà di un popolo si misura, anche, dal numero di grandi opere idrauliche realizzate: ed oggi più che in passato il problema più importante per l’agricoltura è rappresentato dalla disponibilità dell’acqua. Pertanto, particolare attenzione deve essere rivolta all’approvvigionamento e alla tutela delle risorse idriche.

I Consorzi di bonifica sono i soggetti istituzionali maggiormente indicali per svolgere, tra gli altri, un ruolo fondamentale nel processo dell’equilibrio territoriale, con riferimento ai settori dell’acqua e della difesa del suolo, sia per la conoscenza del territorio, che per I’esperienza acquisita nel settore delle sistemazioni idrauliche e idraulico-agrarie.Il nostro obbiettivo resta uno solo: ridare all’agricoltura gli stimoli e i mezzi necessari per respingere numerosi attacchi che ad essa vengono portati al saper gestire con oculatezza e raziocinio le grandi trasformazioni economiche e culturali che stanno investendo la società nel suo complesso.
Spesso le esperienze andate male sono state pagate da tutti, mentre quelle che hanno conseguito risultati positivi sono stati patrimonio di pochi.
L’efficienza non si può misurare sempre in termini di costi – ricavi ma anche in termini di costi .- benefici, dove destinatari di tali benefici è, e deve rimanere, il Produttore. E ‘ necessario avere il coraggio di abbandonare le esperienze decotte, utilizzando, se del caso, le risorse pubbliche in modo mirato, perché non è più possibile salvare tutti e tutto, a tutti i costi. Bisogna far crescere ed essere in grado di dimostrare di avere capacità progettuale e di gestione.
Nell’ultima assemblea dell’Associazione Nazionale delle bonifiche, ebbi a sostenere che i Consorzi di bonifica sono le prime sentinelle dell’ambiente.
Il risanamento ambientale rappresenta, certamente, una grande occasione occupazionale, ma per poterla tradurre concretamente nella realtà, i responsabili della politica ambientale devono curare l’organicità delle attività come occasione di una occupazione funzionale, qualificata e non assistita. Mi riferisco al sistema
depuratori dei reflui urbani ed industriali a diffusione capillare di cui oggi sono in funzione una esigua percentuale ed i benefici ambientali ed occupazionali prospettati sono svaniti. I Consorzi di bonifica debbono essere amministrati dai diretti responsabili e quindi dai consorziati, perché il potere pubblico non sempre si dimostra sensibile rispetto alle esigenze di questi ultimi. Infatti, i Consorzi sono il primo esempio di autogoverno e di autogestione dei territori avutosi in Italia. Troppo spesso chiudiamo la stalla quando i buoi sono scappati da un pezzo e arriviamo a spegnere il gas quando il latte e fuoriuscito dal bollitore. Il Signore ha sempre detto bravo a chi lavora e non a chi uccide cento polli al minuto.

Dobbiamo promuovere lo sviluppo, con lo scopo di sostenere l’ammodernamento strutturale e manageriale, e progetti validi agli effetti produttivi e competitivi sul mercato e non solo giustificativi della certezza della politica sovvenzionata. Comunque, questo è il primo passo del Consorzio che punta nella valle dell’Ufita alla realizzazione della Diga del Fiumarella, la quale consentirà di capovolgere addirittura il sistema produttivo in queste zone: oltre alla riqualificazione ambientale, ci darà occupazione e benessere per la società. Il progetto della Diga sul Torrente Fiumarella è stato approvato dagli Organi superiori e dalle Istituzioni e la realizzazione dell’opera è subordinala al solo finanziamento. Inoltre, nella valle del Miscano il Consorzio punta alla valorizzazione dell’agricoltura e dell’ambiente attraverso la costruzione di una serie di laghetti collinari, di cui uno già è stato realizzato in località Malvizza di Montecalvo Irpino.

Ecco perché puntiamo e continuiamo che questo Consorzio sia non solo la sentinella ma anche il propulsore dello sviluppo del settore agricolo. Rinnovo, pertanto, un vivo ringraziamento a tutti i presenti con la speranza e la certezza che il Consorzio si renderà sempre pili meritevole di 1/11 buon servizio ai consorziati “.

 

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